VIDEOGAME. “IMPERATOR: ROME”, LO STRATEGICO PARADOX AMBIENTATO NELLA ROMA ANTICA

DI LUCA BAGATIN

E’ un interessante videogioco storico e strategico in tempo reale targato Paradox Interactive (www.paradoxplaza.com).

Le aspettative erano molte, i risultati sono discreti, ma comunque molto accattivanti.

“Imperator: Rome” vi riporterà al 450 a.C.. Ai tempi dell’Antica Roma e degli Antichi Egizi. Potrete scegliere una fra le 400 fazioni storiche disponibili: dai Romani sino alle tribù nordiche, passando per le civiltà greche, spartane, egizie e via via sino a quelle dell’Asia più estrema, comprese le aree dell’India e della Cina antica.

Una volta assunto il controllo della vostra fazione, potrete gestirne ogni aspetto. Sia esso economico, avviando commerci e rotte commerciali con altre fazioni e gestendo il bilancio statale; militare, gestendo le vostre truppe e le vostre flotte marittime o reclutandone di nuove; tecnologico, sviluppando nuove tecnologie; religioso, innalzando templi in onore alle divinità o celebrando feste in loro onore; politico, tessendo trame, stringendo amicizie, gestendo il Senato (se sarete alla guida di una Repubblica) oppure riunendo la vostra corte (se siete un Re), oppure avendo a che fare con i capi del vostro clan, nel caso in cui guidiate una tribù; diplomatico, gestendo il sistema delle alleanze o dichiarando guerra alle fazioni che intenderete conquistare e infine potrete gestire il sistema dell’edilizia, costruendo nuovi edifici o nuove strade.

Ogni fazione ha la sua cultura e religione e ciò influirà nel gioco, così come il loro modo di combattere e le loro rispettive abilità in battaglia.

“Imperator: Rome”, come ogni gioco della Paradox, del resto, non ha obiettivi prefissati. Ovvero è il giocatore stesso a porsi l’obiettivo che desidera raggiungere. Può ad esempio decidere di espandere i propri territori, attraverso guerre di conquista e alleanze strategiche; oppure essere un governante amato e stimato dal suo popolo, rafforzando l’economia interna dello Stato e i commerci con l’estero; oppure ancora affrontare le sfide che, sia la Storia che le successive interazioni con altre fazioni o i con componenti del suo clan, della sua corte o del Senato, gli si presenteranno davanti.

Il finale è dunque abbastanza aperto, un po’ come accade in tutti i titoli della Paradox quali quelli della serie “Europa Universalis”, “Victoria” e “Hearts of Iron”.

In realtà, “Imperator: Rome”, se non fosse per l’ambientazione storica, non sembra discostarsi troppo dai titoli precedenti, sia per grafica – comunque sempre molto gradevole e pulita, pur nella sua semplicità – sia nell’ambito delle dinamiche di gioco stesse.

E’ interessante, ma, allo stesso tempo, non esaltante. C’è chi dice che, con i vari DLC, ovvero contenuti scaricabili, tale gioco è in grado di svelare maggiori potenzialità. Sicuramente vero, ma allo stesso tempo, occorrerà risparmiare un bel po’ di euro per l’acquisto dei DLC e questo non è aspetto sempre troppo gradito dai videogiocatori che, giustamente, si aspettano comunque un gioco base dalla potenzialità medio-alte.

L’assenza della lingua italiana nei giochi Paradox è poi sempre una pecca, ma anche questa volta ci vengono in aiuto i volontari della community BoPItalia (www.bopitalia.org/portal), sempre pronti a rilasciare gratuitamente ottime traduzioni italiane del gioco.

“Imperator: Rome” appare dunque un titolo discreto, particolarmente adatto agli appassionati del periodo storico antico, forse leggermente sottotono rispetto agli altri titoli Paradox del genere.

Per poter essere giocato è necessario disporre di un pc con un sistema operativo da Windows 7 in su; un processore IntelCore i 3 o superiore con una memoria di RAM minima di 4 gb.

Può essere acquistato su Steam al seguente link: https://store.steampowered.com/app/859580/Imperator_Rome/

Luca Bagatin