SERIE A – COMMENTO ALLA DECIMA GIORNATA

 

DI VINCENZO G. PALIOTTI

E’ ancora “caccia” al Milan il tema della giornata, i rossoneri di Pioli vincono anche con la Sampdoria mentre la truppa di inseguitori comincia a sgranarsi. Inter, Napoli e Juventus resistono al ritmo della capolista mentre qualcuno, le due romane ed il Sassuolo restano indietro, l’Atalanta pare più presente in Europa in attesa di riprendere la marcia anche in campionato. A metà classifica c’è una grande “ammucchiata” con la presenza di due neopromosse, Benevento e Spezia, sorprendenti. Ma ancora più sorprendente è trovare nelle sabbie mobili del fondo squadre come il Torino, ancora sconfitto, la Fiorentina che pare ancora alla ricerca di un’identità.

La giornata si apre con uno Spezia Lazio con vittoria dei Laziali di misura, 2 a 1, sul sorprendete Spezia che gioca un ottimo calcio e che per buona parte della gara ha dominato. A conferma di ciò basti dire che il migliore dei laziali è stato Pepe Reina che in almeno tre occasioni ha salvato gli uomini di Inzaghi dal pareggio e forse dalla sconfitta.

A Torino si giocava il derby della Mole con entrambe le squadre alla ricerca di una fisionomia e, specialmente, di continuità, anche se con due obiettivi diversi. Tra le due l’ha spuntata la Juventus, e quindi la logica del più forte. Il toro però non ha sfigurato anzi, per buona parte della gara ha giocato alla pari con i più blasonati concittadini andando in vantaggio quasi subito, e costringendo la Juve ad inseguire. I bianconeri sono nel finale, al 78° ed all’89° sono riusciti a scardinare la rete del Torino, ribaltando il risultato, con due azioni fotocopia, cross al centro a beneficio dei colpitori di testa bianconeri che sono riusciti a sfuggire alla marcatura, molto distratta, dei difensori granata. Occasione persa quindi per Giampaolo e i suoi di ottenere un risultato di prestigio che avrebbe fatto morale ed anche dato un pizzico di ossigeno alla classifica che comincia ad essere preoccupante. Per la Juventus vittoria ottenuta grazie alla qualità individuale perché come gioco di squadra non ha ancora convinto.

L’Inter al Meazza chiude la “pratica” bologna senza troppo soffrire. La squadra di Conte, reduce dalla trasferta vittoriosa in Champions che riapre le speranze di qualificarsi almeno per la Eurolega, prende la partita in mano già nei primi minuti e, sempre concentrata e compatta, la domina con un risultato che poteva essere ancora più netto. In vantaggio già al quarto d’ora, con il solito Lukaku, l’Inter ha chiuso il tempo sul 2 a 0. Nella ripresa gli uomini di Mihajlovic dimezzano lo svantaggio con Vignato, ma è solo un episodio. Ci pensa quindi Hakimi, autore di una doppietta a chiudere la gara sul 3 a 1 per l’Inter.  Questa volta, come anche in Germania, il centrocampo nerazzurro ha funzionato a dovere tornando al modulo “tipo” di Conte 3 5 2, modificando la posizione di Vidal, che giocava davanti alla difesa, in una posizione più offensiva. Ora i nerazzurri sono al secondo posto distaccati dal Milan di cinque lunghezze e con in programma una partita decisiva per il suo futuro in Europa, mercoledì a San Siro contro lo Shakhtar.

Tra Verona e Cagliari divisione di punti, risultato 1 a 1 al Bentegodi dove il Cagliari porta via un prezioso punto in una gara molto vivace e ben giocata dalle due squadre. Entrambe le due formazioni giocano un buon calcio, il Verona di Juric sta confermando la bontà del suo lavoro, la squadra è a trattai spettacolare ed ha una difesa molto forte, con un ottimo portiere, Silvestri. Il Cagliari di Di Francesco comincia a giocare come il tecnico romano vuole e i risultati si vedono, entrambe le quadre poi viaggiano in buone posizioni di classifica, tranquille, il Verona vicino alla zona Europa ed il Cagliari in acque abbastanza tranquille.

Anche Parma Benevento è finita in un pareggio ma senza reti e senza spettacolo, partita quasi noiosa per il troppo tatticismo messo in campo dai due tecnici, Liverani per il Parma che ancora cerca un assetto che possa portare la squadra ducale ai livelli del passato campionato. Pippo Inzaghi, che un gioco lo ha trovato, sa bene che in campi difficili dove la squadra locale è alla ricerca di un’identità, potrebbe trovarla proprio in quell’occasione e quindi è meglio essere cauti ed anche un pareggio può avere il valore di una vittoria.

La Roma, dopo la bella prova in Eurolega, si ferma davanti al Sassuolo e trova un pareggio senza reti. Partita non entusiasmante e che andrà ricordata più per i due gol annullati dal VAR, uno per parte, e per un calcio di rigore molto discusso, non assegnato ai giallorossi che ha scatenato la reazione del tecnico Fonseca, espulso dall’arbitro Maresca. La Roma comunque sente molto l’assenza di Veretout a centrocampo e in difesa quella di Smalling, peccato perché aveva trovato un buon equilibrio, almeno fino a prima della gara con il Napoli. Il Sassuolo non ha punto molto e a parte il gol annullato, ha giocato più per contenere la Roma che per cercare il colpo a sorpresa.

Il Napoli cala un poker a Crotone giocando una buonissima gara. Gattuso schiera inizialmente un 4 3 3 affidando le chiavi del centrocampo a Demme, con Fabian Ruiz in panchina per un turno di riposo. Il tedesco di origine italiana non lo delude dando a tutta la squadra equilibrio e verticalizzazioni improvvise con inserimenti dei centrocampisti nelle manovre d’attacco, in una di queste Demme ha trovato anche il gol, un bel diagonale di destro impossibile da prendere.  Il Crotone ha resistito solo il primo tempo impegnando il Napoli che però ha retto bene sia a centrocampo che in difesa, per Ospina per Ospina solo interventi di routine, unica parata difficile su l’unica sbavatura difensiva poi non ha corso altri pericoli. Apre le marcature Insigne con una prodezza dal limite, tiro a giro e niente da fare per Codez. Nella ripresa le altre marcature frutto di buone manovre, nonostante la girandola di sostituzioni. Il Crotone rimane 10 per l’espulsione di Petriccione rendendo più duro il resistere al gioco del Napoli che con manovre veloci e fluide, capitalizzava al meglio le palle gol costruite.

Per il Milan la partita con la Sampdoria è stata una conferma del buon momento degli uomini di Pioli, tornato in panchina dopo il Covid. Nonostante l’assenza di Ibrahimovic i rossoneri hanno dimostrato comunque di essere in grado di arrivare a rete con una certa facilità. Andato in vantaggio su rigore, trasformato da Kessie, il Milan raddoppiava poi con Castillejo con una bella azione in velocità. Poi però subiscono un calo di tensione che permettono alla Sampdoria di dimezzare lo svantaggio con Ekdal rischiando addirittura il pari quando all’ultimo minuto di recupero ancora Ekdal manca il pareggio con un colpo di testa da ottima posizione, su corner, che però si perde sul fondo, sarebbe stata una sorta di beffa perché la vittoria del Milan è certamente meritata.

Chiude questa giornata Fiorentina Genoa, una gara tra due squadre che ancora non riescono a trovare un assetto, un gioco e quindi dei risultati. Il pareggio rispecchia ciò che il campo ha fatto vedere ed alla fine il risultato appare giusto in una partita equilibrata che si è accesa negli ultimi venti minuti quando un gol degli uomini di Prandelli viene annullato dal VAR per un evidente fallo dell’autore del gol Bonaventura. La fiorentina continua a spingere ma il gol lo segna il Genoa, Destro approfitta di un errore dei viola a centrocampo con la difesa sbilanciata, palla a Pjaca che batte Dragowski. La Fiorentina si scaraventa in avanti e dopo tanti tentativi trovano il pari con Milenkovic al 96°, cioè pochi secondi prima che l’arbitro fischi la fine della gara.

Risultati

Spezia – Lazio 1 – 2 (1° Immobile, 33° Milinkovic, 64° Nzola)

Juventus – Torino 2 – 1 (9° Nkoulou, 78° McKennie, 89° Bonucci)

Inter – Bologna 3 – 1 (16° Lukaku, 45° Hakimi, 67° Vignato, 70° Hakimi)

Verona – Cagliari 1 – 1 (21° Zaccagni, 48° Marin)

Parma – Benevento 0 – 0

Roma – Sassuolo 0 – 0

Udinese – Atalanta – Non disputata per impraticabilità del campo, rinviata a data da destinarsi.

Crotone – Napoli 0 – 4 (31° Insigne, 58° Lozano, 76° Demme, 91° Petagna)

Sampdoria – Milan 1 – 2 (45° Kessie, rig., 77° Castillejo, 82° Ekdal.

Fiorentina – Genoa 1 – 1 (88° Pjaca, 96° Milenkovic)

 Classifica:

Milan punti 26, Inter 21, Napoli, Juventus 20, Sassuolo 19, Roma 18, Lazio 17, H. Verona 16, Atalanta 14,

Cagliari e Bologna 12, Benevento e Sampdoria 11, Spezia, Udinese e Parma 10, Fiorentina 9, Torino e Genoa 6, Crotone 2.

Udinese e Atalanta una partita in meno.

Napoli 1 punto di penalizzazione.