LE NUOVE TECNOLOGIE DELLO SHIN BET ISRAELIANO

di Luciano Assin

corrispondente da Israele

Sassi, Ilia Sassi. Ai più questo nome non dice niente, sicuramente non è così sexy come quello di James Bond, ma il personaggio in questione ha il pregio di essere molto più informato e aggiornato sulle più recenti tattiche e tecnologie per quanto riguarda il controspionaggio, la sicurezza interna e l’antiterrorismo. Sassi, è l’attuale direttore del Dipartimento delle tecnologie e informazioni dello Shin Bet, il servizio per la sicurezza interna israeliana.

Sassi, 55 anni, in carica dal 2016 è quello di più vicino a quello che si possa definire il “Grande fratello”. Il Dipartimento da lui diretto, analizza ogni giorno miliardi di informazioni provenienti dalle fonti più disparate attraverso le quali è in grado di individuare, ed eventualmente neutralizzare, i soggetti che attentano alla sicurezza di Israele. I dati parlano di oltre 500 tentativi di attentati sventati ogni anno, alcuni sul nascere e altri proprio minuti prima della loro attuazione. Sassi, ormai prossimo alla pensione, è quello che è riuscito a trasformare in pochi anno un apparato di raccolta informazioni in un sistema sofisticato in grado di analizzare uma miriade sterminata di informazioni e riuscire a scovare il classico ago nel pagliaio.

WhatApp, Facebook, intercettazioni telefoniche, tv a circuito chiuso, twitter e quant’altro vengono continuamente monitorati. I collaboratori di Ilia sono riusciti a sviluppare una tecnologia in grado di individuare in tempo reale quali siano le intenzioni di chi scrive post inneggianti alla violenza o alla jihad, l’analisi si basa su cose che possano sembrare banali, come i like postati su Facebook. “Talvolta bastano poche decine di like su twitter e altri social network per delineare un preciso profilo psicologico dell’individuo”, aggiunge l’alto ufficiale israeliano.

“Sono finiti i tempi degli interrogatori violenti, le tecniche si sono molto più affinate, soprattutto sul piano psicologico”, continua ” “quando un sospetto viene sottoposto ad un interrogatorio abbiamo già una mole impressionante di informazioni a suo riguardo: dove va, chi frequenta, chi sono i suoi familiari, che gusti ha, quali programmi guarda alla TV e via dicendo”. Il problema quindi non è raccogliere le informazioni, la maggior parte sono disponibili a ciascuno di noi attraverso internet, quello che serve è la capacità di analizzarle. Se la lettura dei dati a disposizione è efficace si possono anche neutralizzare le azioni dei “cani sciolti”, individui che agiscono su iniziativa personale, senza essere finanziate o equipaggiate da alcuna organizzazione.

Secondo Sassi, l’attentato alle torri gemelle si sarebbe potuto evitare, le diverse agenzie di intelligence statunitensi avevano in mano materiale più che sufficiente per intuire e sventare il progetto terroristico, mancava il coordinamento. Le agenzie che si occupano di sicurezza si muovono lentamente, certamente molto di più di quanto piccoli gruppi sanno muoversi in un modo in cui le tecnologie e le piattaforme digitali si sviluppano ad un ritmo vertiginoso.

Il controspionaggio israeliano si è anche misurato con diversi tentativi di influenzare le recenti elezioni politiche svoltesi in Israele nel marzo di quest’anno, l’attacco principale veniva dall’Iran, ma non solo. La strategia utilizzata era quello di estremizzare le discussioni politiche sui social media per aumentare il livello di tensione e spaccare l’opinione pubblica in due.

Come gia accennato Ilia Sassi è prossimo alla fine della sua carriera nel mondo del controspionaggio e della sicurezza interna. I suoi programmi sono quelli di sfruttare le enormi conoscenze acquisite fin ad ora e sfruttarle nel campo civile.  “L’intelligenza artificiale racchiude possibilità enormi” dice, “il mio sogno sarebbe quello di applicare nuove tecnologie nel mondo della medicina, applicare le tecniche che ci permettono di soffocare sul nascere possibili azioni terroristiche per prevedere possibili patologie molto prima che accadano”. Prevenire è meglio che curare.