DI MASSIMO RIBAUDO
Sbattere la testa contro il muro del Novecento.
Un giorno ne usciamo. E spero che lo vedrò.
Per adesso noi stiamo sbattendo la testa contro la nostra idea di realtà, contro forme mentali immaginarie che non esistono più, e grazie ai social è chiarissimo. Siamo tanti Don Chisciotte della Mancia, senza servitori che ci fanno rinsavire.
Il Sindaco di Milano Beppe Sala ha fede nel settore immobiliare. Nel 2020. Con una popolazione con oltre venti milioni di over 60, con dei giovani che hanno come stipendio medio 800 euro al mese, lui punta sul settore immobiliare, come un gerarca fascista del 1920.
E questi sono gli innovatori, i progressisti. Figuriamo i reazionari, cioè la delirante Giorgia Meloni e la Lega.
C’era l’occasione di ridiscutere completamente le relazioni tra capitale e società, e tra società e istituzioni.
Chiaramente non si fa perchè tutti vogliono restare con le proprie idee del ‘900, coi comunisti, i fascisti, le industrie, gli operai.
Col Natale cristiano che serve solo a vedere quanto si compra nei negozi. Con gli immigrati che ci tolgono il lavoro.
Ste quattro cazzate qui, senza senso.
Questo mentre i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
Quando ne usciremo? Quando comprenderemo che non c’è nessun merito dietro al denaro. Quindi sarà ammissibile fornire un reddito esistenziale a chi ha più di 16 anni.
Il lavoro non nobilita nessuno. Dà maggiori chances di vita. Creiamo nuove opportunità di lavoro sapendo che non possono essere per tutti. Ci sarà una concorrenza naturale, ma chi perde la gara ha sempre il paracadute. E ha il paracadute perchè è un essere umano.
Il vegetale cronico di 90 anni non deve morire di COVID perchè è un essere umano.
Chi non ha competenze, abilità e relazioni e denaro/tempo/ascensori sociali per acquisirle non è uno sfigato, o uno scarto della società. Gli si fornisce una base di vita, e poi vediamo come va. Non ci sono meriti e colpe.
Così è XXI secolo e seconda modernità. Altrimenti è dare testate contro il muro.
