SILERI: “LO VOLETE CAPIRE CHE SIAMO IN GUERRA?”

DI GIANCARLO SELMI

Sileri ha detto: “lo volete capire che siamo in guerra e che dai nostri sacrifici dipende la vittoria?”
Caro Sileri pare proprio di no. Che l’abbiano capito in pochi. Tristemente pochi.

Questi nanocefali seduti a bere l’aperitivo e guardare e farsi vedere, sono, purtroppo, rappresentanti della parte preponderante di questa specie, impropriamente chiamata umana, che popola e sta cercando disperatamente di distruggere il pianeta.

Sono gli stessi che urlano contro il Governo perché non ha fatto o perché ha fatto, gli stessi che guardano ossessionati la Merlino, Giletti e la Panella. Quelli che é colpa di tutti meno che mia. Che si divertono guardando la D’Urso. Gli stessi che “se io avrei il potere farebbi cosí”. Quelli che gli importa un cazzo il bene comune, quelli che mettere la macchina in doppia fila va bene fino a quando la macchina in doppia fila la mette un altro. Quelli che gli viene uno shock anafilattico solo a sentire la parola “regole”. Quelli dei muscoli, del nasino all’insú, del grande Fratello e del nulla intellettuale. Quelli dell’io gigantesco, dell’individualismo e dell’egoismo unica ragione di vita.

Purtroppo, caro Sileri, la guerra non potremo vincerla. L’abbiamo giá persa. Abbiamo una sola speranza: il Karma del virus. Che ci tolga di mezzo e dalle nostre vite, questa nullitá dilagante. É brutto pensare cosí, non si fa, ma é l’unica maniera in cui si possa avverare il detto, improbabile, che recita “da tutto questo ne usciremo migliori”.