ADDIO A LEE KUN-HEE, MENTE STRATEGICA DEL COLOSSO SAMSUNG GROUP

DI VIRGINIA MURRU

 

Il Chairman del gruppo Samsung è scomparso ieri a Seul, aveva 78 anni, un grande lutto nel mondo dell’industria sud coreana, ma anche mondiale, dato che questo gigante dell’elettronica è diventato un marchio blasonato che eccelle nelle vendite ovunque.

Lee era considerato l’imprenditore più ricco della Corea del Sud, e tra i 40 più facoltosi al mondo, Forbes aveva stimato che avesse un patrimonio di circa 18 miliardi di euro. Le ragioni del decesso non sono molto chiare, la famiglia si è trincerata in un rigoroso silenzio, anche se è piuttosto probabile che la causa sia di origine cardiaca, dato che da tempo era in cura per una severa patologia a carico del cuore.

Il presidente Lee mancava dalla scena già da diversi anni, proprio per i suoi seri problemi di salute, la prima volta lasciò la guida del gruppo nel 2008, per farvi ritorno un po’ di tempo dopo, ma non al meglio delle sue forze. Le redini dell’azienda sono da anni in mano al figlio Lee Jae-yong, diventato de facto il numero uno del gruppo, un personaggio un po’ spregiudicato e controverso, soprattutto nel gestire i legami tra  Samsung e la politica.

Sono emersi compromessi tra il governo sud coreano e l’azienda, a favore di questa, e intrecci poco chiari hanno portato alla luce alcuni anni fa una bufera fatta di corruzione e connivenza, le cui implicazioni, al figlio di Lee, sono costate un lungo contenzioso con la Giustizia, tutt’ora non concluso. Il caso scoppiò nel 2016, e travolse tutto il Paese, mentre Lee Jae-yong ha scontato i suoi errori con il carcere.

Proprio grazie al successo in ambito elettronico la Samsung è stata riconosciuta azienda leader nel settore della tecnologia, e viene oggi classificata tra i migliori dieci brand al mondo. Tutto questo grazie alla dinamica e innata vocazione al business di Lee Kun-hee, e alle sue doti brillanti nella guida dell’azienda.

La fondazione di Samsung Eletronics risale al 1969 (anche se le radici dell’azienda sono più profonde, e risalgono al 1938, fondatore originario Lee Byung-chul), e nel volgere di pochi anni era diventata un’azienda importante nel mercato coreano, in quegli anni infatti sono cominciate le prime esportazioni  dell’elettronica di consumo.

Intanto gli utili crescevano e nei primi anni ’70 Samsung acquistò il 50% di Korea Semiconductor, che ha definitivamente segnato la leadership nella produzione di semiconduttori.  Importante l’avvio nella produzione di massa dei forni a microonde.

E poi è stata tutta una escalation di successi, fino a diventare una multinazionale che esercita il suo peso anche nelle scelte politiche della Corea del Sud, in virtù del potere economico che gli deriva dalla sua presenza ovunque nel mondo, con le sue filiali  e l’alta incidenza di vendite.

Samsung può contare su filiali sparse in una sessantina di Paesi nel mondo, oltre alle aziende affiliate. Una delle sue carte vincenti è la diversificazione dei prodotti, che spaziano in diversi settori, distanti da quello elettronico.

Le sue colonne fondanti vengono anche dalla cantieristica navale, l’edilizia, l’industria di trasformazione alimentare, nonché manifatturiero in genere Ma anche prodotti finanziari, del ramo assicurativo e trading di titoli. E tanto altro ancora, perché Samsung è davvero un colosso.

Il padre del presidente Lee scomparve nel 1987, e la strategia che si decise in quegli anni fu la divisione in settori del gruppo Samsung. Nacquero la Samsung Group, CJ Group, Shinsegae Group e Hansol Group.

Decisiva la scelta di globalizzare i progressi raggiunti in ambito elettronico, in special modo la produzione di telefoni cellulari e semiconduttori, microprocessori, che in definitiva sono diventati da allora l’asse portante del reddito del grupo. Oggi, il marchio Samsung, è considerato il sesto nella classifica mondiale. Basterebbe dire che nelle vendite è davanti ad Apple, e per questo gli Usa del business vedono Samsung esattamente come il fumo negli occhi.

Il presidente Lee Kun-hee di traguardi raggiunti se ne intendeva, da quando aveva preso in mano le redini dell’azienda fondata dal padre, aveva prima di tutto investito in intraprendenza e lungimiranza, mettendo un turbo a quella piccola azienda che vendeva televisori non propriamente di marchio eccellente sul piano tecnico.

Tra le citazioni più note, due riassumono la sua filosofia sul lavoro e la vita:

“Con la devozione sincera dei lavoratori, Samsung ha raggiunto performances eccezionali fin dalla sua fondazione” (With the sincere devotion of our empoyees, Samsung has achieved stellar performances since its foundation.)

“Cambia qualsiasi cosa, tranne tua moglie e i tuoi figli” (Change everything, except your wife and kids).