CR7, OSTENTARE IL LUSSO NON TI FA ONORE. PENSA A SENNA

DI CRISTINA PEROZZI

Caro CR7.
Sono contenta di vederti sorridere sul bordo della piscina interna alla tua mega villa di Torino, fra le dozzine che hai nel mondo, mentre patisci la quarantena da COVID che peraltro hai fatto arrivare in Italia in aereo con te.

È noto che guadagni di base all’incirca 85.968 euro al giorno con il tuo contratto sportivo.
Poi ci sono gli sponsor, le pubblicità e tanto altro.

Giocherai sicuramente benissimo, ma io non lo so perché non ci capisco nulla.

Ma una cosa la capisco.
I tuoi milioni di follower non ti amano per quello che sei, ma per quello che rappresenti.
E ti seguono perché vorrebbero vivere famosi e nel lusso come te.
Tutto qui.

Ci fu un tuo Collega invece che parlava la tua stessa lingua e che con lo sport che faceva rischiava la vita ogni volta.
Tanto che l’ha persa proprio in Italia nel 1994.

Ebbene, devi sapere che dopo 25 anni dalla sua morte lo ricordano tutti e sai perché?

Perché con i tanti soldi che faceva ci ha costruito fra molto altro, a sue spese e non per fare beneficenza detraibile fiscalmente, un ospedale per bambini di strada che oggi è diventata una fondazione internazionale funzionante ancora con l’eredità del suo nome.

E a San Paolo gli hanno dedicato la strada principale.
Quindi carissimo, potrai essere ricchissimo – bellissimo – bravissimo e potrai persino farti invidiare per gli agi di cui ti circondi durante la tua convalescenza da Covid, mentre decine di migliaia di persone nel mondo muoiono perché non hanno neppure accesso alle cure mediche.

Ma restare umani e farsi amare per quello che si è … non è da tutti.