A ROMA ‘CASETTA ROSSA’ FA CULTURA. MA LA VOGLIONO FAR CHIUDERE

DI EMILIANO RUBBI

Emiliano rubbi

A Casetta Rossa Spa, abbiamo messo su un laboratorio di cinema completamente gratuito che coinvolgesse italiani, immigrati, rom.

A Casetta Rossa abbiamo proiettato Go Home – A casa loro, un film che vedeva la partecipazione di moltissimi ragazzi allora in attesa di ricevere il permesso di soggiorno.

A Casetta Rossa, ogni settimana, si rincorrono le iniziative culturali e sociali: viene dato spazio a scrittori e musicisti, a registi, fumettisti e artisti di ogni genere.

A Casetta Rossa si spendono decine di migliaia di euro ogni anno per prendersi cura di un parco pubblico che, altrimenti, graverebbe sulle tasche del Comune e probabilmente verrebbe abbandonato a sé stesso come decine di altri parchi urbani a Roma.

Nel cuore del quartiere più storicamente popolare di Roma, la Garbatella, Casetta Rossa rappresenta da anni un punto di riferimento per la cultura, la solidarietà e l’impegno sociale e civile.

E oggi, la polizia fa sapere che lì dentro “non viene svolta alcuna attività di trattenimento e svago”, pertanto gli intima di chiudere.

Sembra una presa in giro, e probabilmente lo è: vogliono farli chiudere perché, a quanto pare, il municipio sostiene che non facciano quello che fanno quotidianamente ogni giorno.
Se non fosse drammatico ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate.
E basta andare sulla loro pagina Facebook, per rendersi conto di quanto tutto questo sia assolutamente grottesco, demenziale (https://m.facebook.com/casettarossa.spa/).

In un momento di crisi sistemica come questo, la maggior preoccupazione del comune, del municipio, della polizia, è quella di far chiudere chi tutti i giorni, al posto loro, si occupa di fare cultura e solidarietà e si presta ad essere un punto di aggregazione sul territorio.

Ecco, quando parliamo di un paese che rifiuta il concetto di “cultura”, che accetta passivamente l’odio e fa la guerra a chi cerca con tutte le sue forza di costruire qualcosa di migliore, parliamo appunto di questo.

Casetta Rossa non deve chiudere e non chiuderà.
Stavolta no.
Adesso basta.