CALCIO, NON PRESENTARSI ALLA PARTITA È NEL DIRITTO DELLE SQUADRE

DI MARCO PROIETTI MANCINI

Italia, 2020.
Per decreto statale vige lo “Stato di emergenza” che prevede la possibilità di stabilire e adottare provvedimenti straordinari.

Un ente pubblico, utilizzando i poteri previsti e stabiliti dalle proprie competenze, vieta a tutti i componenti di un’intera squadra di calcio di muoversi dai propri domicili, perché soggetti potenzialmente contagiosi.
Impedendo alla squadra di disputare la partita di campionato.

Altri due enti, formalmente privati, ma assoggettati a controllo e governo pubblico, decidono che la mancata presentazione della suddetta squadra alla partita ne comporterà la sconfitta “a tavolino”.

Come se la scelta di non presentarsi alla partita per la squadra fosse una scelta volontaria o dipendesse da fattori determinati dalla squadra stessa.

I tre enti sono; una ASL, la Federcalcio, la Lega calcio serie A (quest’ultimo ente sottoposto a controllo indiretto).

Un po’ come se la Regione emanasse una direttiva che impone l’obbligo della mascherina sanitaria anche all’aperto e in qualsiasi luogo pubblico, e gli agenti della polizia comunale multassero tutti quelli che incontrano con indosso una mascherina.
Che voi direte; è una follia!
E io vi rispondo che è quello che è successo a Sutri, comune del Lazio (non a caso il sindaco è Sgarbi…)

Per chi si fosse perso l’inizio del post, lo metto anche in chiusura del post. Italia, 2020.