DI CLAUDIA SABA
L’ho sempre vista bella, di una bellezza disarmante.
Ieri e oggi.
Bella perchè libera.
Mai ipocrita.
Bella perchè ci sta se vuole.
Perché dice no senza giri di parole e quel che pensa non lo manda a dire.
Loredana Bertè è questa.
Lo è oggi, nel giorno dei suoi settant’anni come lo era a 17.
E no, non è mai stata una signora Loredana.
Non ha mai voluto esserlo.
Coraggiosa e trasgressiva si.
“Quando andavo all’Istituto d’arte arrivavo con la minigonna e 2 pennelli in tasca, quando giravo in bici le auto si tamponavano perché gli autisti si giravano a guardarmi. All’epoca la minigonna era considerata scandalosa ed io fui pure sospesa per questo ma ne ho fatto la mia DIVISA DI EMANCIPAZIONE FEMMINILE. Ognuno è libero di vestirsi come vuole, essere chi crede ed amare chi sceglie di amare. Grazie Mary Quant”, scrive sulla sua pagina facebook.
E “Non sono una signora”, perché “ me ne frego” dei benpensanti.
Il dolore e la sofferenza l’hanno scalfita, mai cambiata.
Resta lei, la ragazza ribelle e tosta nonostante la sua fragilità.
Sensibile come solo chi ha sofferto lo è.
Morbida dentro, ruvida fuori.
Senza maschere.
Senza ipocrisie.
Libera.
Buon compleanno Loredana!
