SCUOLA: INIZIO CON SCIOPERO IL 23 E 24 SETTEMBRE

DI PATRIZIA ING. LASSANDRO

I Presidi avevano chiesto di poter utilizzare come sede elettorale presidi diversi dalle scuole, già fortemente compromesse dal punto di vista delle ore di lezione in presenza a causa del virus Covid-19, senza esito positivo. Dopo pochi giorni di riapertura, arriva il  primo sciopero dell’anno,  dopo la pausa elettorale, previsto per i giorni 23 e 24 settembre.
Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione nazionale dei presidi,  afferma che non è possibile stabilire in anticipo  la portata dell’adesione allo sciopero. Per questa ragione
la scuola potrebbe trovarsi nella condizione di non riuscire a garantire il servizio così come organizzato per portare avanti la didattica. Il compito del dirigente scolastico è informare le famiglie dello sciopero mediante tutti i mezzi a sua disposizione , tramite il sito della scuola o il Registro elettronico. Avvisare i genitori è di fondamentale importanza per garantire la corretta vigilanza sui minori. I ragazzi, comunque, entreranno regolarmente a scuola seppur non sapendo se le lezioni si svolgeranno regolarmente. Con le regole anti-Covid, la gestione delle classi diventa più complicata, le sezioni non possono essere accorpate e potrebbe succedere nella peggiore delle ipotesi che i genitori vengano contattati per venire a riprendere il proprio figlio. In passato per non mandare gli studenti a casa li si accorpava nelle aule limitrofe.
Si torna a casa prima?
Il Presidente dell’associazione Nazionale dei Presidi ha altresi affermato:
«Lo sciopero, costituzionalmente garantito, provoca inevitabilmente dei disagi per l’utenza ma in questi casi rischia di danneggiare le frange sociali più deboli. Penso alle tante famiglie in cui i genitori devono recarsi per forza a lavoro. Se non sanno come sistemare i figli, se non hanno chi può badare a loro, non riescono ad organizzarsi. Devono assentarsi dal lavoro e non sempre è possibile».