LIBANO. IL PORTO DI BEIRUT BRUCIA ANCORA

DI EMANUELA LOCCI

Un nuovo incendio è divampato oggi nel porto di Beirut, capitale del Libano, dopo quello che il mese scorso ha devastato interi quartieri della città provocando circa 200 vittime.
Le colonne di fumo nero si sono levate alte tra le macerie del porto, per cause ancora da accertare.
Secondo le prime dichiarazioni dei rappresentanti dell’esercito l’incendio sarebbe divampato in un magazzino in cui erano stoccati olii esausti, propagandosi successivamente in un altro che conteneva pneumatici.
I magazzini in questione, secondo fonti arabe, non si troverebbe nella zona che è al centro dell’indagine governativa per l’esplosione del 4 agosto, ma in una zona esterna in cui recentemente, dopo la rimozione dei detriti dell’esplosione di agosto, sono riprese le normali attività portuali.
Sul luogo dell’incendio sono immediatamente intervenute squadre di soccorso e vigili del fuoco. Per il momento non si hanno notizie di feriti o vittime. Ci sono state alcune scene di panico, con persone che scappavano spaventate, cercando di allontanarsi velocemente dal luogo dell’incendio.
Il direttore del porto, Bassem Qaysi, ha rassicurato la popolazione dichiarando che non ci sono rischi di esplosioni al porto di Beirut.
Le autorità hanno comunque evacuato la zona in via precauzionale.