BILLIONAIRE. L’INCHIESTA “COVID GIÀ PRIMA DI FERRAGOSTO”

DI CLAUDIA SABA

Il coronavirus era già presente al Billionaire già prima di Ferragosto.
Tutto sarebbe partito da un cameriere.
Si sente male il 12, quando si registra il tutto esaurito per l’intera settimana.
Ha febbre e tosse, ma il Billionaire continua ad accogliere clienti senza mascherina.
Brindano, si abbracciano e ballano intorno ai tavoli.
I primi dipendenti positivi verrano comunicati solo il 21 agosto, quando il locale aveva ormai già chiuso.
Ma è quel 12 agosto che tutto ha inizio.
Uno dei camerieri manifesta i sintomi del Covid.
Febbre, tosse e assenza di olfatto.
Messo in isolamento dalla direzione del locale, seguito da altri tre colleghi che avvertono gli stessi sintomi.
Anche loro vengono isolati.
Ma il Billionaire continua ad ospitare clienti.
A Ferragosto i tavoli sono tutti prenotati.
Dieci ragazzi dell’agenzia interinale Etjca, che dovrebbero supportare lo staff, non arrivano. “Sono spaventati, dicono che ci sono colleghi che non stanno bene”, scrive Repubblica attribuendo la frase al referente dell’agenzia.
La chiusura arriva il 17 agosto, con l’ultima serata organizzata al Billionaire, quando i sospetti del covid sono ormai certezza.
Ma la comunicazione ufficiale della chiusura del locale, arriverà solo il 18 mattina.

L’indagine sul Billionaire, per ora, è senza indagati né ipotesi di reato.